MAC prima religione globale: LA RELIGIONE 2.0

Quando si parla di Steve Jobs normalmente si assume una postura più eretta, lo sguardo diventa compiaciuto e dispiaciuto allo stesso tempo, ci sentiamo migliori e più giusti…

Steve Jobs era un uomo straordinario, un vero innovatore anche del marketing, uno che ha pensato sempre spostando il calendario di 10-20 anni avanti.

Io ho iniziato ad usare computer Apple nell’86 e, quando windows 95 venne lanciato come chissà quale novità, io pensai: “Ah, tutto qua?! La Apple fa queste cose da almeno 10 anni!”.

Questa è una riflessione indiscutibile, per quanto ovvia e scontata.  Adesso però mi addentro nell’analisi di marketing. Un’analisi teologica a suo modo…


Prima di iniziare ti ricordo lo straordinario, indispensabile e-book, un manuale pratico che, in 7 giorni, ti permette di applicare le più avanzate strategie di chiusura nella vendita

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STRATEGIE AVANZATE DI CHIUSURA DELLA VENDITA


Quando ragiono sui prodotti Apple, che si tratti di Iphone, Imac, Ipad, Ipod, mi accorgo che sono sempre impregnati di innovazione e di rivoluzionarietà. Si capisce che ogni volta c’è stato il tocco di un genio, per lo meno all’inizio.

Ma dei consumatori ne vogliamo parlare o no? Vogliamo provare  a scoprire le strategie di marketing e le motivazioni d’acquisto di questo esercito di “clienti soddisfatti”?  😮

Non voglio fare l’accademico, altrimenti non ne usciamo più.

Voglio essere pragmatico e a analizzare quello che vedo, con gli occhi di un markettaro convinto. Osservando le dinamiche di mercato intorno ai prodotti Apple e riflettendo su esse, scopro 3 DOGMI. (DOGMA: proposizione accettata come vera in assoluto e quindi non soggetta a discussione)

DOGMA 1 

Esce un nuovo prodotto Apple e – prima ancora di vedere com’è – i clienti si ammassano davanti ai negozi, pazienti e rassegnati, ore prima dell’apertura: per avere la pace interiore un po’ bisogna soffrire. Stazionano a lungo in piedi, al freddo con in tasca 6/700 euro che mollano al commesso senza battere ciglio.

Le religioni sono così: quello che ti viene “inviato” dall’alto si prende a scatola chiusa, non c’è possibilità di conoscerne il contenuto a priori. Se questa possibilità ci fosse, NON servirebbe.

DOGMA 2

I consumatori Apple non si accorgono dei difetti, delle incongruenze, dei problemi, grandi o piccoli, che i loro acquisti possono avere. Non è che non ci siano problemi nei prodotti Apple, semplicemente chi li acquista non se ne accorge. Attenzione, non sto dicendo che li vedono e fanno finta di niente. NON LI VEDONO proprio!

Per sapere quello che non va in un prodotto Apple devi parlare con qualcuno a cui è stato regalato un Imac. Uno che non è un adepto, ma quel prodotto ce l’ha per caso. Oppure con quelli (pochi) che hanno un un Mac o un Iphone insieme ad altri prodotti Windows o Android, e che sono abituati ad usare il meglio di entrambi, a conoscere i difetti di entrambi.

Le religioni sono così, piene di assurdità, di richieste veramente surreali, ma i credenti NON se ne accorgono. Per loro è normale, è sempre stato così, quindi va bene!  😮

DOGMA 3

Ogni volta che parli con un adepto della AppReligione prova subito a convincerti che tu dovresti avere un MAC. Ti elenca anche i motivi per cui staresti così bene con un Apple. Certo non ti dice che per spostare un file nel tuo lettore MP3 devi usare solo il loro programma, o che per caricare un film nel tuo Ipad devi prima “convertirlo”.… già!

Non tutti si rendono conto di questa parola: molte delle operazioni che si fanno  automaticamente in tanti apparati  Apple le possiamo fare solo dopo una “conversione”…… cito dal dizionario del corriere della sera online che alla voce conversione recita:

far passare qualcuno a una nuova condizione o a una nuova ideologia

Ecco perché la Apple continua a richiedere procedure di “CONVERSIONE” per alcune operazioni così facili con altri sistemi!

Quindi come per tutte le religioni, anche i consumatori Apple tentano l’evangelizzazione, provano a convincerti che grazie all’Apple la tua vita può migliorare e che tu passerai ad una condizione straordinaria di gioia e felicità.

CONCLUSIONI 

La Apple è una religione, la prima religione globale dell’era della tecnologia.

La prima religione 2.0.

Come tutte le religioni ha perso (purtroppo presto) il suo fondatore che quindi si è elevato a status di santo. Le sue frasi girano in rete scritte sotto la sua immagine….come nei santini.

Facciamolo, oramai è ora! Si può fondare ufficialmente questa religione, è tutto pronto: ci sono gli adepti, ci sono i dogmi, ci sono gli oggetti di culto (soprattutto quelli!) e appena fatto…

STEVE JOBS SANTO SUBITO!

Fabiola Sacramati  Paolo Sciamanna

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Per le immagini ringraziamo

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